AL TEATRO VALLI, REGGIO EMILIA

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AL TEATRO VALLI, REGGIO EMILIA

Oggi siamo a Reggio Emilia al Teatro Valli per fotografare..chissà! Sorpresa, vedremo che cosa avrà scelto la capo sartoria, Monica.
Passiamo attraverso i palchi e dietro il palcoscenico e arriviamo al camerone (che, come è facile indovinare, è la versione XL di un camerino).
Ci aspettano, già appesi,i costumi di The Rape of Lucretia, opera in due atti,
libretto di Ronald Duncan, dal dramma Le Viol de Lucrèce di André Obey (ispirato da Tito Livio e da Shakespeare), musica di Benjamin Britten.
The Rape of Lucretia” (Lo stupro di Lucrezia) di Benjamin Britten affronta un tema drammatico e di grande attualità: la violenza sulle donne.
L’opera, scritta all’indomani dell’Olocausto, gioca con la simmetria tra quell’epoca terribile e un’interpretazione della romanità: una società violenta che cresce individui violenti.
L’ispirazione per i costumi è quindi l’antica Roma, rivisitata con materiali e accostamenti cromatici inconsueti.

valli
Jean Claude indossa le pesanti tuniche e i mantelli di Collatino, Tarquinio e Junio,
Violetta le vesti di Lucrezia, Bianca e Lucia. Il coro, maschile e femminile, indossa delle semplici canotte con pantaloni indaco e un bellissimo cappotto blu.
In pausa pranzo andiamo in piazza Duomo e curiosiamo un po’ tra le bancarelle del mercato prima di sederci per un panino.
Nel pomeriggio Violetta si può riposare, dato che restano da fotografare solo i costumi appartenuti a Romolo Valli (1925-1980), il celebre attore teatrale e cinematografico di Reggio Emilia a cui è dedicato il teatro cittadino.
Valli prediligeva il teatro, ma al cinema è stato diretto dai più grandi registi italiani: Mario Monicelli, Zurlini, Visconti ne Il Gattopardo (1963) e Morte a Venezia (1971), Vittorio De Sica ne Il giardino dei Finzi-Contini (1970), Sergio Leone, Bernardo Bertolucci.
Il primo costume è un camicione da notte con sopravveste, cuffia e pantofole da “Malato Immaginario ” di Moliere.
Poi c’è un abito da soldato e uno da cavaliere spagnolo.

dettaglio valli

Alla fine Jean Claude è un po’ provato, e noi pure, ma anche stavolta abbiamo concluso in tempo e con tutti i costumi che ci eravamo prefissati.

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